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Attrazioni e Storia di Palma di montechiaro
Palma di Montechiaro, posta a pochi chilometri da Agrigento, è conosciuta come la città del Gattopardo, il paese infatti è la Donnafugata del noto romanzo di Tomasi di Lampedusa. La città venne fondata il 3 maggio 1637 nella baronia di Montechiaro, dai fratelli gemelli Carlo, Barone Tomasi, e Giulio che, pochi anni dopo, gli sarebbe subentrato nel titolo. L'effettivo artefice della fondazione fu, però, un potente zio dei gemelli, Mario Tomasi de Caro, Capitano del Sant'Uffizio dell'Inquisizione di Licata, e governatore della stessa città, da cui provenivano anche Carlo e Giulio Tomasi. Anch’egli, insieme a suo cugino sacerdote Carlo de Caro, era presente alla posa della prima pietra della Chiesa della Vergine del Rosario. A difesa della città dagli attacchi dei pirati saraceni provenienti dal mare, il duca Carlo fece costruire, dopo avere ottenuto il permesso da Filippo IV di Spagna, una torre che dedicò a San Carlo.
Castello Chiaramonte
Tra i diversi bei castelli chiaramontani in Sicilia, quello di Palma di Montechiaro è il solo edificato su un costone roccioso a picco sul mare.
Realizzato nel 1353 fu, per la sua posizione strategica, di grande importanza nella storia della lotta contro i pirati.
Dopo la morte di Andrea Chiaramonte e la confisca di tutti i suoi beni, il castello passò alla famiglia Moncada che ne cambiò il nome in Montechiaro con il chiaro intento di cancellare la memoria dei precedenti signori.


Palazzo Ducale
Il palazzo ducale fu costruito dopo che il primo venne inglobato nel Monastero delle Benedettine ( 1653-1659 ). Acquisito dal demanio comunale e recentemente restaurato dopo anni di grave degrado, mostra un esterno semplice e compatto con due grandi facciate, una verso il mare e l'altra a oriente, unite a livello del piano nobile da un balcone angolare.
L'edificio è caratterizzato da una estensione di soffitti a lacunari lignei dipinti che coprono le otto sale del primo piano e corrono su due fasce parallele, l'una verso il mare e l'altra verso la collina.

PALAZZO DEGLI SCOLOPI
L'edificio oggi sede degli uffici comunali, è certamente uno dei più belli del patrimonio tardo-barocco.
Edificato nel 1698 da Giulio II duca di Palma e principe di Lampedusa, fu portato a termine l'8 dicembre 1712, giorno dell'Immacolata e il cardinale Giuseppe Maria Tomasi lo affidò ai Padri Scolopi di San Giuseppe Calasanzio che vi insediarono l'istituto delle Scuole Pie che nell'800 divenne una vera e propria Università frequentata da diversi rampolli dell'aristocrazia isolana.
Addossata al Palazzo è la Chiesa della Sacra Famiglia con la quale costituisce un unico complesso architettonico.

La Valle dei Templi
è un'area archeologica della Sicilia caratterizzata dall'eccezionale stato di conservazione e da una serie di importanti templi dorici del periodo ellenico. Corrisponde all'antica Akragas, monumentale nucleo originario della città di Agrigento. Oggi è parco archeologico regionale.
Dal 1997 l'intera zona è stata inserita nella lista dei patrimoni dell'umanità redatta dall'UNESCO. È considerata un'ambita meta turistica, oltre ad essere il simbolo della città e uno dei principali di tutta l'isola. Il parco archeologico e paesaggistico della Valle dei Templi, con i suoi 1300 ettari, è il sito archeologico più grande del mondo
Riserva Naturale Torre Salsa
La riserva naturale orientata "Torre Salsa" è un'area naturale protetta della Sicilia, istituita nel 2000 dalla Regione Siciliana e affidata in gestione al WWF Italia. Il territorio della riserva si estende per 761,62 ha in provincia di Agrigento nel comune di Siculiana. Il suo litorale si estende lungo la costa per circa 6 chilometri, da Siculiana a Eraclea Minoa, dove si alternano falesie più o meno ripide, dune e spiagge. Dal punto di vista geologico il territorio è caratterizzato dalla presenza di rocce sedimentarie denominate evaporiti, appartenenti alla serie gessoso-solfifera, le cui caratteristiche sono evidenti soprattutto nella falesia costiera e nelle cave.


Farm Cultural Park
Fondata il 25 giugno 2010 dal notaio Andrea Bartoli e dalla moglie l'avvocato Florinda Saieva, sorge all'interno del Cortile Bentivegna, un aggregato a sua volta costituito da sette piccoli cortili che ospitano piccoli palazzi di matrice araba ed è situato nei pressi del centro storico di Favara. Oltre che come museo si propone anche come centro culturale e turistico dove vengono allestite mostre pittoriche temporanee e installazioni permanenti di arte contemporanea. Inoltre vi sono residenze per artisti e vengono svolte presentazioni di libri e vari corsi di architettura.
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